L’idea che gli strumenti spaziali sui satelliti polari e geostazionari possono aiutare nella rilevazione e monitoraggio a macchia d’olio è ben consolidata nella comunità telerilevamento. (ex. Y. Kaufman, Justice C., Flynn, L. Kendall J., Prins. E, Giglio L., Ward D.E.,Menzel P. and A. Setzer, “Potential Global Fire Monitoring from EOS – MODIS”, J.Geoph. Res, Atmosphere 103 (1998) 3221532238, and E. Cisbani et al., “Early fire detection system based on multitemporal images of geostationary and polar satellites”, IGARSS 2002, Toronto, July 2002).
Le osservazioni dei satelliti attualmente in orbita sono realizzati con una dimensione di pixel di risoluzione a terra che supera la maggioranza degli incendi. Pertanto, l’obiettivo della campagna era quello di prendere immagini ad alta risoluzione di incendi da aeromobili di utilizzare come dati ‘di verità a terra’, al fine di validare modelli attuali utilizzati per la valutazione dei prodotti ottenuti dal satellite per l’osservazione degli incendi.
Lo scopo della campagna era quello di validare e valutare i risultati ottenibili attraverso le più rilevanti tecniche di osservazione satellitare, confrontati con le informazioni di mappatura ad alta risoluzione di un incendio derivate da un apposita campagna aerea con iperspettrale.
Dati sulla campagna:
- Ha verificato in che misura uno strumento ottico operante nelle zone dello spettro visibile ed infrarosso, può essere di ausilio.
- E’ stata effettuata durante il mese di Agosto 2006 nelle regioni Toscana e Lazio in Italia.
- Ha impiegato un aeromobile ultraleggero dotato di un sensore iperspettrale ed un elicottero con a bordo una camera termica per infrarosso montata su una piattaforma rotante.
- Ha raccolto mezzo terabyte di dati su una dozzina di incendi.
- Ha utilizzato una piattaforma a basso ingombro e costo per l’impiego di strumenti di telerilevamento aereo allo stato dell’arte, che ha aperto la strada ad una nuova generazione di campagne aeree.
Cliente: ESA – Agenzia Spaziale Europea
Ruolo Kell: Unico Contraente